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Ciao, mi chiamo Andrea Lavorato, sono un consulente seo specializzato nel dare visibilità ai siti web tramite attivivtà di seo on page ed off page, social ed advertising (campagne PPC).


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Andrea Lavorato

Consulente seo web marketing certified

Long tail: scelta di keyword a coda lunga

Uno degli aspetti inerenti la keyword research è appunto decidere quali keyword utilizzare al fine di posizionare un sito web e quali contenuti ottimizzati creare con le medesime.

Ovviamente i passaggi per arrivare alla scelta di una decina di keyword con cui partire sono moltissimi e vi assicuro che le operazioni ed i passaggi per focalizzare questo obiettivo sono moltissimi e richiedono, senza mezzi termini, tempo meticolosità e soprattutto competenza.

Situazione tipica:
Prima riunione del consulente seo dal cliente che ha appena creato il suo sito web (che si occupa di stampanti), due sorrisi e quattro chiacchiere per rompere il ghiaccio dopodichè il cliente prende coraggio e spara la bomba: dobbiamo essere in prima pagina con la parola “lavatrice”.

Un seo inesperto potrebbe anche dire “ok proviamoci“, uno seo un pelo più sgamato e competente accennerebbe un sorriso che lascerebbe intendere tutto ciò che l’affermazione del cliente ha generato nella nostra testa.

“Lavatrice” è una keyword secca (o short tail), e significa semplicemente una keyword composta da una sola parola

Possiamo sforzarci ed ingegnarci con qualsiasi idea e risorsa ma ci accorgeremmo che gli sforzi in tal senso sarebbero futili e che di fatto faremmo spendere un sacco di soldi al cliente in consulenze ed attività perdendo oltretutto la sua fiducia…del resto se gli avete detto “ok proviamoci”  ciò lascia intendere che per voi era fattibile!

Se proprio volessimo inventarci un modo per raggiungere il folle intento oserei dire che l’unico sarebbe ottimizzare con una seo on page perfetta il sito del cliente  lavorando perfettamente su title, copy e landing page e….ricevere 4/5 backlinks naturali (non a pagamaento) di qualità da siti come Indesit, LG, Bosh etc… ma ciò, vi assicuro è pura utopia.

Quindi come devo utilizzare queste Long tail e soprattutto cosa sono

La Long Tail è una key phrase composta da più parole, nell’ esempio sopra citato una potrebbe essere la seguente: “lavatrici bosch 8 kg”.

Prima di spiegarne l’utilità è necessario tenere a mente il concetto di ROI e CRO, ovvero ritorno dell’ investimento e tasso di conversione focalizzato ad un obiettivo.

Mentre spiego questo concetto ridate  un occhio all’immagine di copertina di questo post perchè è molto esplicativa e vi aiuta a capirne l’essenza ed il significato.

La keyword “lavatrice” ha un elevato costo (sia marketing che di consulenza), ha una concorrenza elevatissima, una bassa probabilità di conversione e genera ad oggi 14.400.000 risultati, al contrario la key phrase “lavatrici bosch 8 kg” genera sicuramente un volume di traffico inferiore, (circa 72.500 risultati) si rivolge ad un target più specifico e di nicchia che sa esattamente cosa vuole ed ha una maggiore possibilità di conversione.

MI RACCOMANDO: se volete seguire questa strategia delle long tail è necessario che quella key phrase generi uno snippet che punti ad una landing page veramente ottimizzata per quelle parole e non che “parli” di quanto la vostra azienda sia brava a fare le lavatrici.

Il concetto di long tail, coniato nel 2004 da Chris Anderson esprime in sostanza ed in ambito web/seo che ricerche poco ( forse è meglio dire meno) frequenti  possono generare un ritorno dell’ investimento maggiore ed avere un maggiore CRO.chris anderson concetto di long tail chiavi coda lunga

Inoltre va specificato e sottolineato che il trend di ricerca degli anni si è modificato e l’utente e gli algoritmi di google si sono evoluti,  le persone cercano sempre più frequentemente frasi composte molto complesse e specifiche perchè hanno altresì capito che Gooogle gli restituirà dei risultati pertinenti. (e lo saranno sempre di più. ndr)

Altro punto nodale dell’argomento: nel settembre 2013 Google ha introdotto il nuovo algoritmo, Hummingbird, dando un profondo cambiamento ai criteri di “restituzione dei risultati nella serp” in base ad una query.

Tra i più rivoluzionari ha introdotto il concetto delle ricerche conversazionali, ovvero le medesime che voi potreste fare con una persona che avete di fronte, esempio: “dove posso comprare i biglietti del concerto di Elisa“…e questa è una long tail.

Ad avvalorare ciò che ho appena detto aggiungo che con il sempre maggiore utilizzo degli smartphone (ma succede anche su desktop, vedi Hey Cortana) è possibile interrogare google tramite la Voice Search, quindi parlando, e sappiamo benissimo che tra scrivere e parlare c’è una bella differenza.

Le ricerche sono quindi sempre più vicine al reale linguaggio umano ed è per questo che, a mio parere, il concetto di chiave a coda lunga è ancora e sempre più valido, attuale ed utile per chi si occupa di Seo.

– Nell’articolo su Google Suggest e le ricerche correlate potete approfondire questo concetto e capire meglio cosa cercano le persone

La regola dell’amico nella SEO

Aggiungo che tra i vari tool che potremmo elencare e che potete trovare nella categoria keyword research  ce n’è uno che non passerà mai di moda: l’utente medio inteso come persona comune.

E’ vero, i tool ci aiutano ad affinare e concludere una decisione, ma nei brainstorming che si effettuano con i clienti in fase preliminare per capire su quali keyword vogliono posizionarsi essi vi faranno un elenco di termini magari anche tecnici ed assolutamente pertinenti.

Il problema è che l’azienda che produce un prodotto è troppo “dentro” il prodotto stesso” ma non sa le abitudini di ricerca degli utenti che sono interessati a trovare ciò che loro commercializzano.

Nell’esempio della seo, la sera al bar sotto casa con i vostri amici, chiedete loro cosa scriverebbero su google se volessero migliorare la visibilità di un sito web (e già qui qualcuno potrebbe strizzare gli occhi).

Riceverete le risposte più disparate e fantasiose, da “primo su google” a “visibilità su internet” etc.., poi magari tra i vostri amici c’è quello che mastica l’argomento e vi dirà “consulente seo” ma vi assicuro che è raro.

Nella SEO come dico spesso non tralasciate dettagli all’apparenza poco rilevanti, potrebbero darvi spunti e suggerimenti molto interessanti

Concludendo perchè è ancora valido usare le long tail

Oltre a tutti gli aspetti sopra citati ce n’è uno che è di sicuro convincente: a patto che creiate delle landing page di qualità, una chiave a coda lunga ha un maggiore tasso di conversione.

Questo vale nella ricerca organica ed in quella a pagamento, riporto un esempio:

se tu e la tua ragazza volete bervi una birra sul lago di Garda non cercherete su Google “birreria” ma “birreria vista lago lago di garda” e se sei proprietario di una birreria che ha un sito web con una landing page ottimizzata su questo “focus” e questa ricerca genera in prima pagina uno snippet attraente, è molto molto molto probabile che quella coppia la vedrete entrare nel vostro locale ed avrete convertito l’obiettivo in modo corretto: avete venduto la birra.

Concludendo, ok alle parole a coda lunga, ora però dovete scegliere quali siano quelle corrette. (mica facile) in bocca al lupo!

 

 

Andrea Lavorato

Classe '76, mi racconto

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