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Ciao, mi chiamo Andrea Lavorato, sono un consulente seo specializzato nel dare visibilità ai siti web tramite attivivtà di seo on page ed off page, social ed advertising (campagne PPC).


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Buona navigazione!

Andrea Lavorato

Consulente seo web marketing certified

L’importanza della sitemap lato seo e lato utente

sitemap per utentiIniziamo col dir che esistono due tipi di sitemap:

  1. Una dedicata agli utenti
    Per facilitare la navigazione dei visitatori
  2. Una dedicata ai motori di ricerca
    Per indicare ai crawler l’elenco delle pagine da scansionare 

1 – Sitemap per gli utenti

A meno che non abbiate un sito di due pagine la Sitemap per gli utenti non è altro che una pagina contenente una struttura ad albero che facilità l’utente ad orientarsi sul vostro sito web ed a navigarlo con più facilità.

Ovviamente questa sitemap va aggiornata (link compresi nel caso cambiassero) e nel caso adottiate pagine dinamiche prelevate da un DB la cosa risulta molto più semplice in quanto potrete creare uno script che la generi dinamicamente facilitandovi il compito degli aggiornamenti.

Anche se non fa parte dell’argomento principale dei questo articolo un altro accorgimento da adottare per facilitare l’orientamento dell’utente sul vostro sito sono i breadcrumbs, le così dette briciole di pane, il cui compito è indicare (solitamente le trovate in alto a sinistra delle pagine) il punto del sito in cui vi trovate.

Ciò vi da la possibilità di “risalire gerarchicamente” la navigazione che vi ha portato ad una determinata pagina. Ogni voce dev’essere chiaramente cliccabile ed oltre ad indicarvi (un po’ come la sitemap) la struttura delle categorie del sito vi da la possibilità di consultare altre categorie che potrebbero interessarvi.

Lato seo i breadcrumbs sono ben visti, Esempio:
home/blog/seo/tag/nomearticolo.html  la parte in rosso è la pagina in cui vi trovate e non è cliccabile

Sitemap per i motori di ricerca

Diversamente dalla sitemap utente la sitemap dedicata ai motori di ricerca è dedicata ai crawler (o spider) ed ha il compito di aiutarli a scansionare il vostro sito al fine di archiviarne i contenuti e le url più altri parametetri

L’estensione di una sitemap, che solitamente si trova nella root del sito, ha estensione .xml e per essere W3C standard deve avere una serie di tag correttamente utilizzati.

Gli attributi fondamentali di una site map sono:

  1. changefreq
    Comunica la frequenza di aggiornamento di un contenuto ed è facoltativo, i suoi parametri sono always, hourly, daily, monthly, yearly, never
  2. lastmod
    Comunica la data dell’ ultima modifica della pagina, è facoltativo e deve avere il formato data W3C Datetime AAAA-MM-GG, l’ora è facoltativa
  3. priority
    Indica tramite un numero l’importanza del contenuto rispetto agli altri, il valore è compreso tramite 0 e 1 dove 1 è il massimo della priorità
  4. loc
    Indicare la url del contenuto (la più importante) e deve contenere meno di 2048 caratteri.

Vediamo un esempio di sitemap.xml correttamente strutturato:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<urlset xmlns="htttp://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9">
<url>
<loc>htttp://www.nomesito.it/seo/nomearticolo.html</loc>
<lastmod>2017-08-21T15:24:33+02:00</lastmod>
<changefreq>monthly</changefreq>
<priority>0.7</priority>
</url>
</urlset>

Nel caso foste proprietari di siti web di grandi dimensioni è consigliabile creare più sitemap per tipologia di contenuto in quanto come da protocollo una sitemap non può contenere più di 50000 url, una cifra sicuramente alta ma non impossibile da raggiungere.

Per approfondire l’argomento oggetto di questo articolo vi segnalo il sito ufficiale https://www.sitemaps.org/it/protocol.html dove potete trovare altre informazioni in merito alla costruzione di una sitemap.

Come la creo una sitemap per il mio sito?

Creare una sitemap manualmente è sicuramente un lavoraccio, se non usate un CMS con determinati plugin (seo by Yoast la genera automaticamente) avete due possibilità:

Per siti dinamici che non utilizzano WP od altri CMS open source creare un file php o asp (o qualsiasi linguaggio) che tramite delle query sul DB generi e “stampi” il codice sopracitato (esclusa l’intestazione).

Dopodichè è necessario rinominare la sitemap in estensione .xml, in ambiente Apache (consigliato per le installazioni WP) è facilmente effettuabile modificando il file .htaccess con il seguente codice:

RewriteEngine On
RewriteRule ^sitemap.xml ./sitemap.php [L,QSA]

Per creare un file .htaccess è sufficiente creare un file di testo scrivere il codice sopra citato, rinominarlo in .htacccess e caricarlo nella root del sito


Per siti statici utilizzare uno dei vari tool che inserendo il vostro dominio generano una sitemap che potrete poi utilizzare sul vostro sito, il più conosciuto ed utilizzato è il seguente: https://www.xml-sitemaps.com

Prima di inserire la sitemap che avete precedentemente generato o creato tramite php o asp ricordatevi di testarla, inviare alla Google search console una sitemap scoretta non è buona cosa, anche qui lo stesso dominio offre uno strumento apposito https://www.xml-sitemaps.com/validate-xml-sitemap.html e comunque la console di Google vi avverte nel caso ci fossero degli errori.

Esiste un solo tipo di sitemap?

La risposta è no, possiamo differenziare le nostre sitemap in base al tipo di contenuto e device, non riporto il codice di ognuna per non essere troppo prolisso però vi elenco le varie tipologie con il link alle sezioni del sito di supporto di google appositamente dedicate:

  1. Sitemap dedicate a google news
    https://support.google.com/news/publisher/answer/74288?hl=it
  2. Video sitemap
    https://developers.google.com/webmasters/videosearch/sitemaps
  3. Mobile sitemap
    https://www.google.com/schemas/sitemap-mobile/1.0/sitemap-mobile.xsd

Cosa fare dopo aver creato una sitemap

Siamo finalmente giunti alla parte finale di questo articolo ovvero le  cose essenziali da fare dopo aver creato la vostra sitemap, le riassumo di seguito:

  1. Teastarla tramite appositi tool
  2. Caricare il file nomesitemap.xml via ftp sul vostro sito
  3. Aggiornare o creare il file robots.txt (in questo articolo spiego come aggiungere la sitemap al file robots.txt)
  4. Comunicarla alla Google search console (importantissimo)

L’ultimo punto genererà una schermata riassumibile nell’ immagine sotto e vi terrrà informati sulla validità del file, su quanti contenuti sono stati indicizzati etc..

esempio-sitemap google search console

Ho creato una categoria di post dedicata per scoprire la varie funzionalità ed il corretto utilizzo della Google Search Console, consultatela se volete approfondire uno dei tool più utilizzati dai consulenti seo.

Andrea Lavorato

Classe '76, mi racconto

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