Google suggest e ricerche correlate: due semplici strumenti per i seo
- Agosto 24, 2017
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In questo articolo parliamo di due argomenti molto semplici ed utilizzati quotidianamente anche da chi non si occupa di seo, spesso sottovalutati nella keyword research
Certo non stiamo parlando di due tool principe nella ricerca delle parole chiave ma sono comunque due validi strumenti gratuiti e alla portata di chiunque per farci un’idea di cosa cercano le persone su google iniziando da una singola parola chiave.
- Google suggest
- Ricerche correlate
1- Google suggest: come funziona e perchè può tornarci utile
Google suggest è una funzionalità di Google introdotta nel 2007 e consiste nel suggerimento di termini o frasi iniziando dall’ inserimento da parte vostra di una parola o frase.
Ciò che Google vi suggerisce deriva prevalentemente da un algoritmo che considera diversi fattori:
- Quello che hai cercato in precedenza (incluse le news di tendenza) se sei collegato con il tuo account google, quindi in ottica seo è meglio usarlo scollegandosi dall’account.
- La frequenza con cui altri utenti hanno cercato un determinato termine o frase.
A questo indirizzo (se colllegato al tuo account) https://myactivity.google.com/myactivity?hl=it puoi visualizzare tutte le tue attività (ricerche comprese) su google, più altre funzionalità utili come cancellare la tua cronologia in un arco temporale etc..
Dopo aver iniziato a scrivere un termine, inserendo uno spazio dopo la parola, Google aggiungerà in un menù a tendina dei suggerimenti correlati a quella parola da voi inserita e se aggiungete altri spazi vi suggerirà frasi sempre più complesse.
Come ho detto all’inizio dell’articolo non è uno strumento che metterei tra i più utili ma comunque nella keyword research può essere uno strumento utile per capire cosa cercano di frequente le persone su google e su quali siano i trend di ricerca più popolari.
Un esempio pratico sul campo della seo è quello rappresentato dall’immagine qui sotto:
sto valutando quali siano le parole chiave per il mio ramo per poi poterle inserirle nei tag title , description , H1 etc.. o per decidere che attività copy effettuare (è ovvio che se scopro un buon trend di ricerca scrivere degli articoli su quel tema è una buonissima idea).
Digitando appunto consulente seo, Google mi suggerisce anche “consulente seo freelance” da ciò evinco che di sicuro è una frase cercata su google e ciò può aprirmi tutta una serie di idee e spunti sulle mie attività e folli idee seo 🙂 compresa quella che magari un’ azienda non cerca una web agency che abbia al suo interno una specie di esperto seo con costi forse anche maggiori ma un freelance che di mestiere fa solo quello.
Effettuando poi la ricerca su questa frase scopro altresì che sulla parola consulente seo freelance, Gooogle mi restituisce circa 98.700 risultati contro i 357.000 generati dalla più semplice”consulente seo”, una bella differenza se conosciamo la differenza e gli svantaggi/vantaggi delle long tail (o chiavi a coda lunga). In breve (ma non è una regola) il concetto è che più la nicchia è ristretta e più forse è facile posizionarmi con parole più composte.
Sottovalutare strumenti semplici compreso il buon senso e la fantasia nella seo non è una buona pratica, è sempre buona norma utilizzare tutto ciò che può darci spunti e buone idee
2- Ricerche correlate
Le ricerche correlate non sono altro (le avrete viste mille volte) sono quelle voci poste in fondo alla serp che riportano parole o frasi inerenti la vostra query di ricerca inziale. qui sotto uno screenshot generato dalla stessa ricerca di cui abbiamo parlato poc’anzi.
Esse vengono estrapolate dall’algoritmo di google in base ad affinità semantica, ricerche di altri utenti e (oltre ai fattori appena citati) da Google trends, un tool di Google che ti permette di vedere il trend di crescita di una parola potendola confrontare anche con una o più parole anche su base geografica e temporale.
A differenza di google suggest (anche se gli intenti sono affini), le ricerche correlate possono essere molto utili nell’attività copy in quanto è evidente che possono dare spunti ottimi su quali contenuti scrivere sul nostro sito o blog; ovviamente anche qui la scelta di una ricerca correlata deve essere ponderata da altri fattori e soprattutto deve essere l’incipit per la stesura di un testo veramente di qualità.
Una cosa da non fare per esempio è scrivere un testo all’ interno del quale ogni due/tre paragrafi riportiamo i termini trovati nelle ricerche correlate di partenza, concentriamoci su una key phrase, stiliamo un buon contenuto ben formattato ed utile per l’utente.